Parola chiave Ww2

Il film è tratto dall'omonimo romanzo di James Jones, vero reduce della guerra nel Pacifico ambientata durante la campagna americana a Guadalcanal tra il 1942 e il 1943, e che ha per protagonista la Compagnia C dei fucilieri dell'esercito. Il film è ambientato durante la grande battaglia sull'isola di Guadalcanal, durante la quale gli uomini della Compagnia Charlie cercano di conquistare una roccaforte giapponese, una collina denominata 210. La storia, ricostruita con estrema e cruda fedeltà comincia al momento dell'approdo sull'isola, ripercorre i mesi dei sanguinosi ed estenuanti combattimenti, dei pattugliamenti nella giungla, dei brevi riposi nei bivacchi e negli ospedali, e termina con la partenza dei sopravvissuti. Eppure, la conquista della postazione giapponese è del tutto secondaria rispetto agli effetti che questa battaglia comune ha sulle vite degli uomini della Compagnia.

1943: 28 settembre - 1 ottobre. I napoletani cacciano dalla città i nazisti e i fantasmi degli antichi oppressori.

Le colline toscane, la memoria della guerra, gli sfollati, i prigionieri, i deportati. Sono le loro voci e i loro volti quelli che scandiscono un racconto che crea un corto circuito generazionale. Quei racconti e quelle storie, infatti, sono il punto di partenza per una scrittura che nasce da un laboratorio cinematografico condotto in una scuola media del Mugello. Sulla base di quelle storie i ragazzi mettono in scena altre storie, da loro immaginate. Ecco che allora il film diventa un dialogo tra gli eventi vissuti dai personaggi intervistati e quelli re-immaginati dai ragazzi che, in una sorta di spazio reale e, al contempo, onirico mettono in scena quella distanza, quello spazio-tempo che è da sempre il problema della conservazione della memoria. Tante storie si intrecciano tra loro in questo film, tanti sguardi si incrociano e apprendono, con l’energia dell’immaginazione, a parlarsi, a conoscersi, a creare un ponte tra tempi tra loro lontanissimi

This biopic profiles history's most spectacular madman, tracing his journey from humble roots to complete mastery of Germany.

An investigation into the nature, details and reasons for the collaboration, from 1940 to 1944, during World War II, between the Vichy regime, established in the south of France and headed by Marshal Pétain, and Nazi Germany.

Director Claude Lanzmann spent 11 years on this sprawling documentary about the Holocaust, conducting his own interviews and refusing to use a single frame of archival footage. This epic documentary changed the way we think about the Holocaust. Featuring interviews with survivors, bystanders, and perpetrators from across Europe, mostly Poland and Germany, Shoah is drawn from over 300 hours of contemporary conversations with these witnesses, along with footage of overgrown sites of unspeakable horrors, including the concentration camp at Auschwitz. The monumental film grew out of Lanzmann's concern that the genocide perpetrated only 40 years earlier was already being forgotten. In response, he relied entirely on accounts from witnesses, rather than historical footage or reenactments, sometimes resorting to hidden cameras or other deceptions to coax stories and memories from those with whom he spoke.