Una bionda vedovella, assunta da uno scienziato per scrivergli la biografia, è coinvolta in un intrigo spionistico. Una delle commedie più fiacche dell'estroso Tashlin, qui al servizio di una Day più zuccherosa del solito. Qua e là, comunque, mette la firma.
Il professor Honcy (Stewart) è uno dei massimi esponenti nel campo della ricerca sui materiali da costruzione aeronautici. Dopo essere rimasto vedovo, si è buttato ancora di più nel suo lavoro. Scopre così che la causa dei cedimenti strutturali della coda degli aerei è la fatica che deve sopportare il materiale: questa si manifesta dopo 1440 ore di volo. Inviato sul luogo di un incidente il professore scopre che l'aereo sul quale sta viaggiando è alla sua 1440esima ora di volo... A tratti divertente, soprattuto grazie al tono di seriosa leggerezza che Stewart riesce a imprimere al suo personaggio. Al suo fianco Marlene Dietrich.
In una stazione segreta britannica lo scienziato Steve Mitchell collabora nella realizzazione di un razzo che, progettato per raggiungere la quota di 1000 miglia, dovrebbe diventare il primo satellite artificiale della storia. Viene lanciato in orbita un modello sperimentale ma, a causa di un guasto, non raggiunge la quota prevista fermandosi ad un'altezza di 633 miglia nell'esosfera. Si scopre inoltre che la moglie di Steve, Vanessa, e il dottor Crenshaw, uno degli scienziati, sono scomparsi.
Tsukuda Kohei was once a researcher with the Aerospace and Science Exploration Agency and now runs Tsukuda Industries, a small factory which was left by his father. Although his relationship with his teenage daughter Rina is somewhat strained, business at Tsukuda Industries has gradually started to improve. But Tsukuda puts too much effort into his dream of developing a rocket engine and business declines little by little. One day, a major client suddenly declares that it is dropping Tsukuda Industries. Then, Tsukuda Industries gets sued by a big rival company, Nakashima Industries, for patent infringement. Tsukuda Industries’ reputation is hurt and financing from banks is also in a desperate situation. In the midst of this, Teikoku Heavy Industries, one of Japan’s leading corporations, offers to buy a patent which Tsukuda Industries possesses for 2 billion yen
